I dati dell’Istat sull’occupazione non lasciano molte speranze ai giovani: il tasso di disoccupazione è balzato al 41,2%.
Un limite mai toccato prima. In crescita anche l’indice generale, al 12,5% il massimo dal 1977. Tra le conseguenze di questa situazione, un aumento vertiginoso dell’immigrazione verso altri paesi, tra cui l’Inghilterra.
Istat, l’Istituto di statistica, registra un ulteriore peggioramento della situazione lavorativa, il numero di senza lavoro è cresciuto su base annua dell’1,2%, i disoccupati con età compresa tra 15 e 24 anni, sono addirittura il 41,2%. Considerando coloro che hanno meno di trenta anni, si arriva ad un disoccupato su tre.
Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, tenta di minimizzare dichiarando: «La stabilità della disoccupazione e dell’occupazione è coerente con il quadro economico. I dati Istat non sono sorprendenti pur se negativi». Riguardo ai giovani ha aggiunto: «I dati sarebbero stati peggiori senza i 15 mila posti di lavoro creati con gli incentivi del bonus giovani. È evidente che la ripresa economica tarda a riflettersi sul mercato del lavoro».
Le cifre
Rispetto al 2012 gli occupati sono scesi a 22,358 milioni (-1,8%), con un tasso pari al 55%, i disoccupati (3,189 milioni) sono rimasti stabili su base mensile, mentre sono aumentati del 9,9% rispetto a un anno fa. Ancora più preoccupante il numero di coloro che hanno rinunciato a cercare un lavoro (gli “scoraggiati”), saliti a quota 1,901 milioni.
Il resto dell’Europa registra una situazione in lieve miglioramento e comunque meno drammatica che in Italia. Il risultato è che un numero crescente di connazionali (ma anche di spagnoli, greci, ciprioti…) hanno fatto i bagagli in cerca di lavoro. Tra le mete preferite, l’Inghilterra, dove la sola immigrazione ufficiale italiana è cresciuta del 52% tra il 2012 e il 2013 (da 25.800 a 39.400). Percentuali di poco inferiori per gli altri paesi del Sud Europa. Il fenomeno non è sfuggito ai quotidiani inglesi, tanto che il Sun, il quotidiano di Rupert Murdoch, ha titolato in maniera sprezzante: «Pigs here».