Ci sono talenti che sbocciano in sordina. Altri, invece, attirano a sorpresa i riflettori e in pochissimo tempo finiscono sulla grande ribalta.
É sicuramente questo il caso di Simone Scuffet, portiere di Remanzacco, classe ‘96, cresciuto nel settore giovanile dell’Udinese dopo aver militato in alcune realtà dilettantistiche regionali e ora titolare del team di Francesco Guidolin, vista l’assenza di Zeljko Brkic.
Ha iniziato a giocare a calcio da giovanissimo. A sei anni ha indossato la casacca dell’Aurora Buonacquisto, nel 2004 è passato al Moimacco, nel 2005 un breve passaggio all’Udinese prima di approdare al Donatello Calcio, dove è rimasto fino al 2007 quando ha fatto poi ritorno nel club di Gianpaolo Pozzo. Proprio al Donatello – con il preparatore dei portieri Missio e con Paolo Miano allenatore – ha messo in luce le sue caratteristiche, cogliendo i primi consensi.
«Fin da piccolo aveva dimostrato doti importanti, come fisico e come carattere – ha raccontato Simone Ronco, presidente del Donatello Calcio -. Il suo punto di forza è la tranquillità. Una tranquillità che riesce a trasmettere a tutto il reparto difensivo. Inoltre, nonostante la statura, è molto agile tra i pali. Cosa dovrebbe migliorare? La sicurezza nelle uscite alte, ma l’età è dalla sua. Sulle uscite basse, invece, è già bravo. Lo ha dimostrato contro Bologna e Fiorentina, in due sfide molto toste, quelle più delicate della stagione».
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