Siamo abituati da sempre a utilizzare la carta igienica al bagno, ma come tutte le cose è stata anche questa inventata a un certo punto prima cosa si usava?
Oggi affrontiamo una curiosità davvero simpatica e particolare, che ci porta indietro di tanti anni e ci fa affrontare un discorso che solitamente non è proprio il primo che ci passa per la testa.
La carta igienica è stata inventata dai cinesi nel V secolo, ma prima cosa si utilizzava per pulirsi dopo essere andati in bagno? Partiamo dall’Antica Grecia dove l’alta società utilizzava le foglie del porro, mentre il popolo si doveva accontentare di vestiti o addirittura di pietre non senza poche conseguenze.
Un piccolo passa avanti venne fatto dagli antichi romani con i nobili che utilizzavano oggetti più morbidi per prevenire le irritazioni, come tovaglioli di lana o di stoffa. Senza dimenticare il tersorium, un oggetto simile all’attuale scopino con una spugna marina su un bastone che pensate veniva addirittura condivisa da chi usava i bagni pubblici in barba a tutte le sane norme igieniche di prevenzione.
Cosa si usava prima della carta igienica per pulirsi al bagno?
È nel Medioevo che avviene un cambiamento radicale per i servizi igienici e si studia come pulirsi al meglio al bagno. Spesso si utilizzavano foglie di alberi o fieno, mentre dal XVI secolo i più ricchi iniziarono a utilizzare tessuti di canapa o lino che però erano molto costosi.
E pensate furono i francesi nel XVII a inventare il bidet, questo piccolo sgabellino a forma di violino per pulirsi con l’acqua. Una cosa che si diffuse ma non ebbe successo, per poi approdare in quasi tutto il mondo, in Francia ancora oggi non si usa perché associato alle case chiuse e alla prostituzione.
In Italia a volerlo fu Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, regina di Napoli, che ne fece costruire uno per la sua sala da bagno nella Reggia di Caserta facendolo arrivare in tutta la penisola. Arriviamo però ora alla carta igienica e torniamo a parlare dei cinesi.
Fino al XIX secolo la carta usata per pulirsi era quella dei giornali che non veniva prodotta con questo scopo. Joseph Gayetty invece nel 1857 ebbe la grande idea di una carta terepeutica in fogli sfusi, impregnati di aloe, per evitare problemi come le emorroidi. Nel 1890 poi i fratelli Clarence e Irvin Scott formarono quella a rotolo che utilizziamo ancora oggi.