In molti stanno pensando di usufruire del bonus mobili per ristrutturare casa: la legge parla chiaro, ecco chi può sfruttarlo
Il periodo non è facile per tanti italiani, che fanno fatica a far quadrare entrate e spese ogni mese tra inflazione, aumento del costo della vita e necessità quotidiane, ormai da qualche anno. In un quadro di questo tipo, è sempre più complicato anche pensare di acquistare casa o effettuare lavori di ristrutturazione profondi, che magari erano stati pianificati diverso tempo prima per il proprio immobile.
Per chiunque si trovi in una situazione del genere, è importante capire cosa sia il bonus mobili, quanto si potrebbe risparmiare e chi può accedervi. Innanzitutto, è fondamentale sottolineare che le indicazioni approfondite si trovano direttamente sul sito dell’Agenzia delle entrate, in un’apposita area tematica, in cui il cittadino può avere spiegazioni dettagliate e facilmente consultabile via web.
In ogni caso, si tratta di una detrazione Irpef del 50 per cento per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, che devono essere comprati per arredare un immobile in ristrutturazione. L’importo massimo su cui si calcola la detrazione è di 8mila euro per l’anno 2023 e 5mila euro per il 2024, senza escludere spese accessorie, quali possono essere il trasporto o il montaggio. Verrà poi suddivisa in dieci quote annuali di pari importo e il pagamento potrà essere effettuato solo con carta di credito o debito.
Può usufruire del bonus anche chi effettua lavori in proprio, anche senza il coinvolgimento di ditte specializzate o imprese. Questo è un passaggio importante perché allarga la platea e diminuisce i passaggi burocratici per chiunque voglia aderire. Vengono inclusi, quindi, gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro o ristrutturazione edilizia.
Se i lavori vengono effettuati in economia, si possono detrarre solo le spese relative l’acquisto dei materiali necessari. È evidente che per molte famiglie o per chi voglia rimodernare un appartamento, i vantaggi non sono pochi, soprattutto per quanto riguarda le spese da sostenere.
Come si può leggere dal sito dell’Agenzia delle entrate, inoltre, “il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione“. Di conseguenza, se i lavori vengono effettuati su più unità immobiliari, è possibile richiedere e poi usufruire del bonus più volte.
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