Si sta per definire la nuova Juventus, quella del post Max Allegri. Dopo l’esonero dell’allenatore arrivano i primi colpi di Cristiano Giuntoli per la prossima stagione.
Il primo acquisto bianconero sarà Riccardo Calafiori, difensore centrale ex primavera della Roma e protagonista nel Bologna di Thiago Motta.
Proprio l’italo-brasiliano potrebbe diventare il nuovo allenatore della Juventus e proprio lui potrebbe aver chiesto quello che è stato uno dei suoi punti di riferimento nell’avventura in Emilia. La Stampa sottolinea come i felsinei chiedano 25 milioni di euro, ma come la società bianconera ha comunque voglia di trovare la forza di prendere un difensore che si prospetta leader della nazionale.
La retroguardia dei bianconeri potrebbe essere rivoluzionata con diverse partenze. Alex Sandro sarà lasciato partire a parametro zero, visto che è a fine contratto, e potrebbero salutare anche Tiago Djalo, Daniele Rugani, Mattia De Sciglio e qualcun altro. Una difesa da ricostruire che potrebbe ripartire proprio sulle rocciose spalle del centrale classe 2002 che magari si preparerà ad affiancare al centro della difesa Gleison Bremer.
Ma andiamo a scoprire qualcosa di più su di lui.
Chi è Riccardo Calafiori?
Riccardo Calafiori nasce a Roma il 19 maggio del 2002. La sua carriera inizia da terzino sinistro nelle giovanili della squadra della sua città, coi giallorossi esordisce anche nel calcio professionistico nella stagione 2019/20 quando sulla panchina dei capitolini siede il portoghese Paulo Fonseca.
Dopo due anni e mezzo in prima squadra viene ceduto in prestito al Genoa dove gioca veramente molto poco. La Roma decide allora di cederlo a titolo definitivo al Basilea dove il calciatore trova continuità come difensore centrale di un reparto a tre, collezionando 26 presenze e mettendo a segno anche una rete. L’estate scorsa poi a riportarlo in Italia ci pensa proprio il Bologna che lo acquista per quattro milioni di euro più bonus.
L’idea di Thiago Motta è quella di schierarlo come terzino sinistro, ma l’indisponibilità di Lucumi lo obbliga a schierare Calafiori centrale. Da quel momento si prende una maglia da titolare e diventa imprescindibile. Un percorso che fa ben sperare e ricorda quello di un altro che passato dalle giovanili della Roma ha giocato prima da terzino sinistro e poi da centrale e che a Torino è stata una vera e propria leggenda, Giorgio Chiellini.
Difficile ora dire se Calafiori riuscirà a fare anche solo il 50% di quanto fatto da King Kong in carriera, ma di certo se si spreca questo paragone è perché di certo le potenzialità ci sono.